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Lui & Lei

Rincontrarsi


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
24.01.2025    |    5.230    |    1 9.4
"Con Marco il primo marito era tutto idilliaco, eravamo giovani e innamorati, sembrava che nulla potesse scalfire il rapporto ma poi… Per me' era stato il..."
Rincontrarci


Voglio una vita tranquilla non chiedo altro,mi chiamo Cassandra ho trent'anni,due matrimoni alle spalle e tante relazioni naufragate sempre per il solito motivo,il sesso,gioia e disperazione nella mia vita.
Con Marco il primo marito era tutto idilliaco, eravamo giovani e innamorati, sembrava che nulla potesse scalfire il rapporto ma poi…
Per me' era stato il primo,il ragazzo che mi ha convinto al grande passo,lui aveva avuto altre storie,io la ragazza belloccia timida e impacciata,ma col tempo le cose cambiano,le mie amiche ai tempi della scuola flirtavano già da ragazzine,mi dicevano che ogni uomo è diverso e che se non ti fai prima una certa esperienza un rapporto monogamo non può funzionare per troppo tempo.
Avevano ragione,il miglior amico di Marco mi è sempre piaciuto,era alto , fisico da paura e occhi penetranti da mettere in subbuglio ogni donna.
A Sandro avevano affibbiato il nomignolo di spadone e dal gonfiore sul cavallo dei pantaloni non era difficile capire perché,quando si usciva insieme ogni volta portava una ragazza diversa,spesso lo sguardo cadeva sul pacco,e la mia fantasia galoppava.
Sarei riuscita a soddisfare un simile mostro ? Mi avrebbe squarciata o portata in paradiso? Sarei riuscita a farlo godere e magari prenderlo in bocca?
Non è che Marco fosse un minidotato anzi non potevo lamentarmi,scopavamo quasi tutti i giorni ,unico stop nei primi giorni del ciclo,ed era maestro nei preliminari tanto da farmi provare più orgasmi squassanti prima di penetrarmi,non pensavo minimamente a tradire la mia era solo morbosa curiosità.
Un giorno Marco e Sandro hanno una lite furente per futili motivi e vengono alle mani, l'amico ha la peggio e da allora non hanno più fatto pace.
La cittadina è piccola e spesso lo incontravo,ha cominciato con una corte discreta ma ad ogni incontro sempre più pressante,non sono una stupida,sapevo che non gli interessavo, per lui ero una forma di vendetta contro l'ex amico.
Per un po' ero solo lusingata,per una donna è importante essere ammirata ma poi le cose con mio marito hanno cominciato a prendere una brutta piega,nulla di che ,stupidi litigi per cose che si potevano tranquillamente risolvere.
Un giorno mi fa incazzare,esco sbattendo la porta e vado al lavoro nera come la pece, guarda caso durante la pausa mensa incontro Sandro che dà un po' di tempo frequenta la mia stessa mensa.
È naturale,con chi meglio sfogarsi per le intemperanze di Marco se non con l'ex amico? Lui da buon trombor de femme,prende la palla al balzo e io ci cado come una pera.
La sua intenzione è ovvia,battere il ferro finché caldo,mi dà appuntamento all'uscita del lavoro,ci penso un po 'e decido che un bel paio di corna è quello che si merita.
Sandro e fuori che mi aspetta mi accoglie con un grande sorriso,un'altra preda da aggiungere all carnet ,non mi interessa un amante,era solo il desiderio di provare qualcosa di nuovo e punire Marco per come mi trattava,mi porta in un appartamento,alla prima occhiata è chiaro essere il suo scannatoio, c'è solo un grande letto rotondo ,un grande frigo, un bagno con doccia e una grande idromassaggio.
Non ci scambiamo una parola, è chiaro ad entrambi perché siamo qui.
Sandro è più sbrigativo,qualche bacio e va dritto alla metà,in fondo è quello che voglio gli sbottono la camicia,lasciandogli la cravatta,slaccio la cinghia e abbasso la cerniera,mi sfugge un ooh di stupore, è veramente grosso,lungo almeno venticinque centimetri,con una circonferenza che a fatica riesco a stringere con le mani e una cappella violacea grossa come un fungo.
Stringo a fatica il bastone alla base e lo lecco come un gelato,bacio la punta e gusto le prime gocce di precum, è strabiliante,la mazza cresce ancora,cerco di prendere in bocca la cappella,quasi mi slogo la mascella ma insisto e finalmente ci riesco.
Succhio,colo saliva sulla grossa asta,e la masturbo a due mani,dai versi sembra gradire il trattamento,ci metto impegno e riesco a infilarne un pezzetto:”che troia,che bocca da fata,succhia dai,prendine ancora di più “,con tigna insisto fino a sentirlo premere sul velopendulo, Sandro sbava dal piacere e da colpi di reni,regolo gli affondi con le mani e anche così rischio di strozzarmi,cerco di abituarmi a respirare solo con il naso riuscendo a prenderne ancora un pezzetto,nessuna gentilezza da parte sua,devo smettere prima di vomitare.
“Stenditi e allarga bene le gambe,ti faccio provare come scopa un vero uomo”,il tempo di srotolare a fatica un preservativo che arriva si e no a metà verga e sono pronta a capire cosa si prova a prendersi nel ventre quel mostro.
Allargo bene le gambe,la passera è un lago,con la mano prendo la verga e l'accompagno strusciadola sulle grandi labbra,da lui un minimo di delicatezza è pretendere troppo,alla prima spinta mi sembrava di essere tornata vergine,la mia povera passera dilatata all'inverosimile, inizialmente ho provato solo dolore e fastidio,ma lentamente mi sono sentita invadere da uno strano calore e subito dopo ho iniziato provare piacere.
Mi ha montata strizzandomi le tette,un caprone alla ricerca del suo piacere,di me non gli interessava nulla, però ho iniziato a godere e urlare un orgasmo dietro l'altro,la bestia mi dilaniava il ventre ma il piacere superava di gran lunga il dolore.
Mi sentivo una vacca,ho cominciato ad incitarlo,lui è come imbufalito,menava colpi senza pietà,poi l'ho sentito pulsare e gonfiarsi di più, fino a che grugnendo è venuto,non un bacio,non una coccola,ci siamo rivestiti un ciao e ognuno per la sua strada.
Sfiga vuole che fuori dal palazzo qualcuno mi ha riconosciuto,e vedendo uscire ruota Sandro ha fatto uno più uno, c'è voluto poco dopo due giorni Marco mi aspetta in cucina con il fumo che gli usciva dal naso.
“Brutta stronza puttana,ti hanno vista con Sandro,te lo sei scopato vero,e il coglione a casa ad aspettarti”,”ero in colpa ma mi è montata la rabbia,ormai ogni scusa era buona per litigare, figurarsi fare sesso proprio con l'ex amico.
Ci siamo tirati dietro di tutto,e la soddisfazione di spaccare il servizio regalato dai suoi e che non mi è mai piaciuto,mi ha fatto scorrere l'adrenalina a mille,devo dire che nonostante la rabbia non mi ha messo le mani addosso ma il matrimonio era al capolinea.
Per un po' di tempo sono tornata a vivere dai miei ma mi sentivo controllata, appena ho potuto mi sono presa in affitto un piccolo appartamento in centro a due passi dal lavoro,i miei buoni propositi erano mai più farsi sottomettere da un uomo,anche se a dire il vero Marco non era né geloso,ne oppressivo.
Due anni più tardi il mio essere single a tutti i costi, ha vacillato,in azienda due nuovi arrivi,fratello e sorella,appena ho visto Guido mi sono cedute le gambe dall'emozione e la passerina ha cominciato a emettere sugo,tutti e due erano alla macchina del caffè, sembrava la rappresentazione di due semidei dell'Olimpo,lui fisico nerboruto, capelli neri a spazzola occhi cerulei e un eterno sorriso da fare battere il cuore a ogni femmina,lei Arianna, alta quanto lui,io sono 1.70 loro molto più di me, capelli lunghi corvini lasciati sciolti,gli stessi occhi del fratello e a vista le famose misure invidiate da tutte le donne,per intenderci 90/60/90 o giù di li,un'espressione furbetta di chi la sa lunga,e mani e piedi curati,noi donne certe cose le notiamo.
Destino vuole che sono scelta per fargli il training,i ragazzi avevano precedenti esperienze,svegli e preparati su tutto,siamo rimasti insieme un mese ma più delle pratiche mi perdevo ad osservarlo, Arianna ogni tanto mi beccava a guardare in un certo modo il fratello e sogghignava.
C'è voluto poco per fare amicizia con Arianna, brillante e divertente, con lei non ci si annoiava mai.
Guido più riservato ma spesso si usciva insieme,per starle vicino mi sono inventata la passione per la bicicletta,i primi tempi è stata dura poi ci ho preso gusto.
Quando c'era lui mi vestivo il più provocante possibile,a quell'epoca avevo un ragazzo ma a furia di trascurarlo mi ha dato il benservito.
Anche le tenute da bici le compravo attillate e che mettessero in mostra le mie forme ma sembrava non gli interessassi se non come amica,e poi un giorno la svolta.
Eravamo fermi a bere a una sorgente,era piena estate tutti e due grondanti sudore, Arianna era indietro praticamente all'inizio della salita.
“Se ti dico che mi piaci mi becco uno schiaffo?”,”provarci”,si avvicina a pochi centimetri dal mio viso :”ok,mi piaci,anche adesso che sei sudata da fare schifo”,non gli do il tempo di dire altro,lo tiro a me e le forzo le labbra con la lingua, immediatamente risponde, è tempo che lo desidero e ci metto tutta la passione, Guido bacia come nessun altro,ho il perizoma zuppo,vediamo passare Arianna in piedi sui pedali,ci mettiamo a ridere e riprendiamo a baciarci.
Se fosse per me farei sesso tra le frasche ma lui si sente in colpa per la sorella, riprendiamo le bici montiamo in sella e in poco tempo la raggiungiamo.
“Bastardi mi avete fatto scoppiare, pensavo che mi avevate seminata e ho corso come una pazza,non sono scherzi da fare”,”ci guardiamo cerchiamo di trattenere la risata,ma poi tutti e tre ci lasciano andare ad una risata fragorosa.
Da quella volta,ogni tanto ci incontriamo all'insaputa di Arianna, niente di che, passeggiate al parco e lunghe pomiciate su una panchina,non capisco il suo atteggiamento , eppure più di una volta l'ho invitato da me,e le mie intenzioni sono chiare.
Un giorno gli chiedo a bruciapelo perché,cerca di arrampicarsi sui vetri,poi vede che mi sto arrabbiando:”scusami,ho paura a lasciarmi andare,sono uscito da un matrimonio burrascoso e solo grazie a mia sorella che mi ha aperto gli occhi”,”Guido non c'è bisogno di dirtelo, voglio fare sesso con te,non pretendo niente ma una donna non aspetta una vita il principe azzurro,se non ti và lasciamo perdere”.
“No scusami,con tè mi sento bene come da tempo non capitava”,”e allora deciditi,il mio appartamento è a due passi o ti decidi o rimaniamo amici,no meglio ci ignoriamo”,mi alzo e lui mi segue.
In quel pomeriggio se avevo dubbi sulle sue capacità amatorie sono svaniti,mi ha fatto impazzire con i preliminari,ho ricevuto un cunnilingio che per la prima volta in vita mia mi ha fatto squirtare,senza indugio ha bevuto il brodino e poi mi ha coperto col suo corpo ,la verga ha trovato subito la via,un randello più lungo e grosso del mio ex, più o meno come quello di quel idiota di Sandro,ma lo usa come un piumino,mi manda in orbita senza sentire nessuno fastidio,mi fa sentire piena una sensazione nuova,vorrei durasse per sempre,mi scopa guardandomi negli occhi,ci baciamo, sono dipendente dai suoi baci,ad un certo punto mi chiede se può venirmi dentro,sola allora mi rendo conto che non abbiamo usato il guanto,sono protetta e mi fido di lui,incrocio le gambe su i suoi fianchi e urlo a squrciagola di riempirmi, accelera mi dà un paio di affondi e sento chiaramente ogni schizzo invadermi la passera, nonostante gli orgasmi vengo ancora una volta , è stata la migliore scopata della mia vita,pensavo fosse finita,ma lo spadone resta dritto e duro,adoro ciucciare la verga sporca dei miei umori,il miglior fellatio,lui ansima,mi dice parole dolci,mi aspetto da un momento all'altro che sborri ma non è così,mi chiede di girarmi e mi monta a pecora,ho così tanti orgasmi,che mi sento svuotata,lui capisce,sta per venire “ti prego esci e schizzami in viso”, immediatamente vengo accontentata,schizzi mi c'entrano la bocca aperta altri sul viso e sui capelli,sembra non finire mai,ne bevo in quantità e con la lingua raccolgo le gocce dalle labbra e le gusto .
Mi sento stremata ma come su una nuvola,si stende accanto e inaspettatamente non curandosi del suo sperma mi bacia dandomi brividi che arrivano dritti al cervello,poi sono coccole,non mi sono mai sentita così con un uomo,sarei disposta a seguirlo all'inferno.
Quando se ne và mi addormento soddisfatta e beata,come vorrei svegliarmi accanto a lui.
Il giorno dopo al lavoro mi avvicina Arianna:”così ieri te lo sei portato a letto?”ha una strana luce negli occhi,non capisco se è gelosa o semplicemente preoccupata per il fratello :” si è successo ed è stato meraviglioso , credimi non voglio fargli del male,ma mi sto..,si insomma hai capito “,”mi piaci e lo sai ma se gli fai del male ti cavo gli occhi “,mi affronta muso a muso,non so cosa mi è capitato non ho mai pensato a una donna ma in quel momento non capivo più niente,le ho preso la testa tra le mani e l'ho baciata, Arianna ha cercato di divincolarsi ma è stato un attimo,le lingue hanno danzato,ci siamo mordicchiato le labbra,poi ci siamo guardate e abbiamo ripreso a baciarci con frenesia.
L'ho trascinata nel archivio e chiusa la porta,in un attimo eravamo nude,la prima esperienza Lesbo, l'ho spinta su una scrivania, era bellissima le gambe spalancate,la topina depilata,mi sono buttata a brucare per la prima volta ho sentito il sapore degli umori di una femmina, infilavo le dita e la lingua cercava i punti che più mi davano piacere, Arianna era come una bambola nelle mie mani,ansimava forte e mi teneva schiacciata la testa sul suo scrigno,lappavo i suoi succhi le dita entravano in profondità toccando i punti più sensibili,per la prima volta facevo sesso con una donna e la cosa mi piaceva,ho bevuto i suoi orgasmi ,succhiati i capezzoli e palpato quei seni meravigliosi,ero come in preda ad un raptus,la figa gocciolava senza toccarmi,volevo di più,desideravo provare le stesse sensazioni.
Arianna mi ha fatto alzare ,poi mi ha baciata:”vieni voglio farti godere, è da quando ti ho vista che lo desidero”,ci mettiamo a sessantanove sulla scrivania traballante, documenti volano ovunque,sento la sua lingua che mi stimola il clitoride ,le sue dita che si insinuano ovunque ,ho un orgasmo squassante,ci alterniamo nel darci piacere,la stanza è pregna di odore di sesso, improvvisamente sentiamo voci provenire dal corridoio.
“Cazzo,a momenti ci sgamano”, tremanti con i capelli arruffati e il rimmel sbavato raccogliamo i vestiti e cerchiamo di darci una sistemata.
Per fortuna era un falso allarme,se ci avessero beccate oltre allo sputtanamento minimo dovevo cambiare lavoro, Arianna va in bagno a sistemarsi mentre io faccio la sentinella,poi è il mio turno e quando esco è sparita.
Non so cosa pensare, è stato piacevole ma adesso non so come comportarmi con Guido,cosa gli dico,che ho fatto sesso con la sorella? Magari anche per lei è stata la prima volta, Guido mi piace ma iniziare un rapporto mantenendo un simile segreto mi sembra sbagliato.
Per tutto il giorno lo evito,non rispondo al telefono ai messaggi,per fortuna è fuori sede se no era inevitabile incontrarci.
Il giorno dopo mi dò malata,alle undici suonano alla porta :”sono Arianna aprimi”,sono ancora in pigiama, imbarazzata vado ad aprire .
“Ciao, è come immaginavo non volevi vedermi”,”perché,quello che successo l'abbiamo voluto in due, è per Guido?”,”sono stata io a tradirlo con te ,con sua sorella, come potrei affrontarlo,a lui ci tengo e non voglio mentirgli questa sera glielo dico , però prima dovevo parlarne con te prima di tirarti in mezzo”.
“Mettiamo in chiaro una cosa,non sono lesbica,non so cosa mi è preso ma sarebbe una bugia dire che non mi è piaciuto, Guido è meglio che non sappia nulla,non voglio rovinare il vostro rapporto non so cosa pensa di certe cose e conviene anche a tè,mi sembri la persona giusta per lui e se serve ti appoggerò “.
È stata esplicita non mi va di mentire a Guido ma è meglio averla come alleata,i due fratelli hanno un rapporto così stretto che se si mette per traverso certamente non c'è spazio per la nostra storia.
Si ferma a pranzo, in fondo si dimostra amica e quello che è successo ci unisce, però c'è qualcosa in lei di strano,come mantenesse un segreto ,quello che è successo forse ricapiterà ma preferisco di gran lunga la compagnia di Guido.
La nostra storia continua,sono sempre più presa,con Guido tutto è fantastico, dentro e fuori le lenzuola,amiamo il ballo e la buona cucina,ormai ci vediamo ogni sera, Arianna quando decido di fermarmi da lui esce con le amiche e non la sento mai rientrare, però se sì va in giro, weekend o ferie ,al mare o in montagna, è sempre a rimorchio,per carità è ormai diventata un'amica ma vorrei godermi giornate felici io e lui soli.
Un giorno dopo una favolosa sessione di sesso a casa mia,a bruciapelo chiede la mia mano,resto frastornata non so cosa dire :"Cassandra ti amo voglio vivere con tè,i precedenti matrimoni sono falliti miseramente ma ora siamo adulti e consapevoli”,”possiamo convivere magari più avanti ci penseremo “,”non è la stessa cosa,il matrimonio è un impegno,da te vorrei anche un figlio ma se non te la senti..”,”anch'io desidero diventare madre ma non è necessario sposarci,dai è stupido quello che chiedi”,per la prima volta lo vedo arrabbiato:”ok se la pensi così, comunque per un po' è meglio non vederci”,si alza dal letto si riveste e se ne và,lasciandomi sconvolta .
Reagisco alla mia maniera,se non mi vuole peggio per lui, il mondo è pieno di uomini,cancello il suo numero,sul lavoro l'ignoro,la sorella cerca di parlarmi ma la mando a quel paese,sento un amico chiedere alla ragazza se vuole andare in un Club privè lei si incazza e lo molla al bar.
“Ciao, Antonio a me interessa”,resta imbambolato poi quasi mi rimprovera :”tu sei fidanzata perché lo vuoi fare?”,”lascia perdere,sei un idiota’,lo pianto in asso,non è proprio la sua giornata ma chi crede di essere per giudicare.
Torno a casa, è mercoledì,decido che il sabato ci andrò da sola,sono sotto la doccia quando sento suonare insistentemente alla porta,mi infilo un asciugamano e vado a vedere chi è il rompicoglioni,dallo spioncino non si vede nulla ,apro e mi trovo davanti Guido .
“Ti prego non scacciarmi non riesco a stare senza di tè ,mi sei entrata nel sangue, farò tutto quello che vuoi”,che tesoro,in fondo mi a chiesto in matrimonio è stupido litigare per questo,gli dirò che accetto, tanto tra le pubblicazioni e tutto il resto passa del tempo e ci ragioniamo lo prendo per il bavaro e lo tiro dentro,lascio cadere l'asciugamano, lui sgrana gli occhi e inizia una serata di sesso memorabile.
Troppa è la foga,rotoliamo sul tappeto,gli stringo il viso tra i seni quasi a soffocarlo,li palpa, succhia i capezzoli e mi riempie il corpo di baci,mi appoggio al divano e allargo le chiappe,subito sento la sua lingua che lecca passerà, meato e il buchetto intonso,un piacere indescrivibile,lo desidero,lo amo,non voglio lasciarlo,sento la mazza premere sulle grandi labbra,la micetta reagisce,colano umori,una piccola spinta,e l'adorata verga affonda nel mio pancino,sento lo scroto toccarmi , è tutto dentro,una cavalcata verso il piacere,ansimi e strilla,non è da lui ma stasera mi monta come un toro, raggiungo subito un primo orgasmo, mi tocco il clitoride e vengo come una fontana, sono così lubrificata,da non offrire la benché minima,resistenza, Guido estrae completamente il bastone e affonda,mi sento una vacca voglio godere all'infinito, improvvisamente un dolore lancinante,nella foga ha sbagliato buco,urlo con tutto il fiato che ho in gola:”fermo,fermo,mi hai rotto il culo”,lui si spaventa:”non muoverti ti prego fa troppo male lascia che mi abitui”per lo spavento gli si ammoscia :”cazzo,brucia maledettamente ma come fanno certe donne a godere”,mi guarda sorridente.
“Ti assicuro che se fatto con le dovute precauzioni cambieresti idea”,”sarà ma non mi và proprio”,”peccato,ti privi di un piacere diverso,le mie ex erano entusiaste”.
Mi sa che prima o poi dovrò darglielo ma spero il più tardi possibile,per ora la magia è rotta,ma ci vuole poco a fare scattare di nuovo la scintilla,scopiamo come ricci e come contentino,mi faccio fare un ditalino nel culetto ma solo con un dito.
Speravo si dimenticasse della promessa,non sono pronta ad affrontare un nuovo matrimonio o almeno credo ma lui arriva sorridente nel mio ufficio:”amore durante la pausa andiamo in comune”, adesso non posso tirarmi indietro,andiamo in comune a fare le pubblicazioni.
La sera mi porta nel miglior ristorante della città, speravo che eravamo soli ma ecco apparire Aurora:”felicitazioni cara cognata,noi tre ci divertiremo”, già mi immagino ma l'idea di una vita a tre non mi esalta.
Per qualche giorno rimugino poi affronto Guido:”ho promesso di sposarti ma te non tua sorella,e dopo dobbiamo vivere insieme a lei?”,” Solo per un po' ma la casa è grande cercherò di parlarle”,mi incazzo:”cercherai? Io pretendo la mia privacy ,tua sorella è simpatica e siamo amiche ma a tutto c'è un limite , spero che lo capisci”.
“Hai ragione,forse siamo troppo uniti,vedrai ci faremo una casetta tutta nostra ,ti amo voglio vivere con tè”,non so cosa pensare,sembra sincero,sono disposta a rimettermi in gioco ma ho paura.
Il tempo scorre ormai manca una settimana al matrimonio, Arianna la vedo solo sul lavoro, è sempre cordiale , sicuramente Guido le ha parlato,da quel giorno non ha partecipato alle nostre uscite.
Ho deciso di non tirarmi indietro,non occorre fare chissà che,ci sposiamo in un giorno di pioggia, spero nel famoso detto.
Viaggio di nozze a Capo Verde,quindici giorni di sole,mare,e tanto sesso,la prima sera decido di dargli fiducia concedendogli l'ultima verginità.
Vado al centro medico del villaggio,chiedo ad una infermiera che parla un po' di italiano il necessario per un clistere,le dico che soffro di stitichezza e non riesco a liberarmi, ridacchiando mi spiega come fare :”novelli sposi vero?,tenga poi usi questa pomata fa miracoli e buon divertimento”,esco da lì paonazza,mi ripeto che non c'è nulla di male in fondo è normale ma spero di non incontrarla più.
Rientrata in camera Guido mi ha avvolta in un abbraccio, c'era la riunione sulle attività del villaggio ma avevamo di meglio da fare :”scusa amore,vado a prepararmi”, più facile a dirlo che a farsi, normalmente sono regolare è la prima volta che faccio un clistere, riempio la peretta con acqua tiepida e camomilla,spalmo il buchetto con abbondante gel e infilo la cannula, bhe' pensavo peggio, sensazione piacevole, seguo le istruzioni ,scarico il liquido e aspetto fino a che non riesco più a trattenermi,poi mi scarico e ripeto l'operazione fino a quando l'acqua esce pulita.
“Cara, c'è qualche problema?”,ero in bagno da più di venti minuti:”no amore ti sto preparando una sorpresa”.
Appena uscita mi bacia con passione,rotoliamo sul letto, sento l'amata verga entrare nella passera pronta ad accoglierla,facciamo l'amore,come sempre sa toccare le giuste corde,mi scopa con ardore fino a farmi venire come una fontana ,non voglio che venga subito:”tesoro aspetta”.
Mi metto a quattro zampe, deglutisce,”tesoro sei sicura?”,allargo le chiappe mettendo in mostra il buchetto grinzoso, immediatamente lo lavora con la lingua fino a renderlo morbido e cedevole poi e il momento delle dita,prima uno poi due e infine un terzo,non provo fastidio,anzi.
Quando sento appoggiarsi la cappella mi irrigidisco :”rilassati amore,vedrai ti piacerà”.
Un po' di dolore quando lo sfintere cede al passaggio della grossa verga,stringo i denti,ma presto il dolore si trasforma in un sottile piacere,non mentiva, presto scopro che si può godere anche da lì,Guido allunga la mano a titillarmi il clitoride ho un orgasmo stratosferico,sentire gli schizzi invadermi l'intestino mi mandano in orbita,mi pento di non averci mai provato ma infondo penso, Marco è stato il primo a cogliere il fiore e Guido ha completato l'opera.
Tornati a casa ricomincia la vita di sempre, inizialmente la presenza di Arianna è discreta ma via via che i mesi passano diventa sempre più pressante a volte penso di aver sposato i due fratelli e da poco Arianna ha preso a farmi avance non troppo velate.
Quel giorno mi ha fatto godere ma non voglio che si contrapponga tra me e mio marito,parlargli è inutile per lui è normale.
Inizio a pensare se ho fatto bene a cacciarmi in questa situazione, credo di amare Guido ma della nuova casa solo per noi due ormai non ne parla, e quando tento di intavolare il discorso cambia argomento.
Cerco di farmi andare bene la situazione,da poche settimane ho interrotto la pillola,usiamo il preservativo,il ginecologo mi ha detto di aspettare almeno un mese per mettere in moto il cantiere.
Non esco spesso da sola,di solito il giovedì,classica cena con le amiche,in una di queste serate,causa qualcosa di probabilmente avariato,mi assale la nausea, vomito,mi riprendo ma decido di rientrare per non rovinare la serata alle amiche.
Entro in casa la televisione è accesa ma Guido non c'è,guardo in bagno niente e neanche un cucina,mi avvicino alla camera, sento provenire voci e poi un urlo strozzato:”si così,inculami fratellone fai godere questa vacca di tua sorella”,resto gelata faccio per andarmene poi ritorno sui miei passi e origlio .
“Dai, così, così,si,siii,vengooo,sei sempre ll migliore,non riuscirei a fare a meno di te,dimmi che ami solo me, dimmelo “,”Aurora, Cassandra mi è entrata nel sangue sento di amarla”,”anche a me piace da morire,ho tentato in tutti i modi di coinvolgerla nel nostro sodalizio ma non è ancora pronta “,”non dirlo a me,non so più che scusa inventare per la nuova casa”,”dai vedrai prima o poi la convinceremo, è troppo cotta di tè,ma ricordati che l'hai sedotta per avere un figlio che purtroppo io non posso darti,maledetta sterilità “,”dai non prendertela vedrai tutto andrà bene, Cassandra è così presa che sarà facile convincerla a dividere il letto con tè”.
Per un attimo vorrei ucciderli, così si è messo con me solo perché quella bagascia incestuosa non può procreare,riprendo la calma e spalancò la porta.
Loro sono impietriti:”fate pure continuate,non preoccupatevi di me vi rubo il tempo di fare le valige e poi caro marito potrai continuare a scopare la tua troia”,con calma riempio due valigioni,le cose essenziali il resto può tenerselo.
“Cassandra amore mio non è come pensi io ti amo veramente”,”ma sentiti,mi fai schifo tu e tua sorella, dovevo capirlo prima,domani chiedo il divorzio ma non la passi liscia,anche se lavoro mi passi un mantenimento così ogni volta che vedrò il versamento starò attenta a non fare più cazzate,se provate a opporvi vi sputtano in tutto il mondo,addio pervertiti”.
Me ne vado soddisfatta,pensando alle loro facce mi viene continuamente da ridere, raggiungo le mie amiche e concludo con loro la serata,per fortuna ho ancora il mio appartamentino e voglia di vivere.
Da quel momento le mie storie sono a tempo,decido con chi e quando e il momento di interrompere,il sesso non mi manca, mi convinco che è l'unica cosa che voglio da un uomo.
Un giorno sto prendendo un caffè al banco :”ciao Cassandra”,”ehi Antonio,hai trovato chi portare alle tue serate particolari“,”si certo,ora praticamente ho l'ingresso libero“,”ma va' e come hai fatto?”, “bhe si insomma,ho fatto amicizia con una specie di donna,si insomma una trav e ogni sabato ci vado con lei”,”bravo ma guarda caso lo chiami lei,guarda che non mi scandalizzo,ormai nulla mi sorprende,che ne dici qualche sera di portarmi con te, sempre se la tua ragazza non è gelosa”.
“Non è la mia ragazza a me piacciono le donne”,”e dai ,a me non interessa e non mi interessi tu, vorrei solo provare una volta a vedere il posto “,”guarda,al “nuovo mondo” le donne entrano gratis,ma se vuoi ti accompagniamo”,in quel momento entra al bar un ragazzo effeminato,bacia le guance ad Antonio:”ma chi è questa bella manza una tua amica?”,”diciamo che ci conosciamo da anni ma non essere gelosa non è il mio tipo”,si mette a ridere mostrandomi le mani con le unghie laccate:”e io sono il tuo tipo?guarda che so essere anche attivo con uno splendore come te”,”grazie tesoro,chiedevo a Antonio se mi accompagnava sabato al club”,”siii amore,passami l'indirizzo che vengo a prenderti così puoi bere,sai lui è astemio ma gli ho insegnato a bere qualcosa di buono”,le giro il mio numero e l'indirizzo di casa ,prima di uscire gli schiocco un bacio sulle labbra :”ciao allora a sabato “.
Voglio provare anche questa,del resto sono libera come il vento, magari mi diverto,mal che vada mi faccio due risate.
Puntuali vengono a prendermi,Antonio mi prende da parte”per favore non sputtanarmi”,”figurati,e tu bellezza come ti chiami”,”Cornelia, digli di smetterla di vergognarsi di me”.
Quasi bisticciano ma vedo come lo guarda e effettivamente e molto bella e truccata benissimo,peccato gli abiti da troia ma forse sono io che ho sbagliato l'abbigliamento.
Arriviamo al locale,una costruzione anonima in un quartiere industriale,si distingue solo da una sritta rossa lampeggiante con sritto il nome, dentro è tutto diverso,un ambiente caldo e carico di erotismo, Antonio e Cornelia si lasciano andare a limonare come fidanzatini,mi riprometto di vederli all'opera ma per ora faccio il giro del locale,luci basse e divanetti avvolgenti,un grosso banco bar fornitissimo e devo dire che i cocktail non sono annacquati,al centro una pista da ballo con cinque pali,donne che ballano seminude con intorno uomini che palpano,altre in pista che si baciano, mi ricordo di Arianna e la cosa comincia ad eccitarmi ma voglio vedere tutto,guardo i miei amici salire lungo una scala, finisco il mio drink e li seguo.
Al piano superiore sembra di entrare in un altro mondo, un lungo corridoio pieno di porte quasi tutte aperte ,l’aria è carica di odore di sesso,il testosterone ubriaca,giro curiosando un po' ovunque,in una stanzetta vedo Giorgio in ginocchio tra le gambe di Cornelia,forse l'amore non è questione di genere e tra quei due c'è qualcosa di importante,non ci penso minimamente a disturbarli,in ogni stanza gente che scopa,chi in coppia,chi con altre scambiandosi il partner, forse hanno ragione loro,godere senza inibizione,magari nella vita di tutti i giorni sono marito e moglie e tolta la gelosia si ameranno per tutta la vita. più avanti quello che scopro essere la stanza del Gloryhole,qui i prescelti sono nascosti da una parete con fori a diverse altezze, donne di ogni età scelgono la verga che più le aggrada,le pompano o si fanno scopare ,sfogando i propri istinti mantenendo l'anonimato,da un'altra stanza sento provenire urla è dedicata al genere sadomaso,non capisco questa forma di depravazione e passo oltre schifata.
Infondo al corridoio due grosse stanze in una si svolge un'orgia,uomini,donne,trans,gay,ce n'è per tutti i gusti, contenti loro,e infine quella dedicata alle ganbang,mi fermo sulla porta stupita a guardare le evoluzioni di due ,una donna e una trans,attorniate da una decina di torelli ciascuna, chissà cosa si prova ad annullarsi e diventare solo oggetto di piacere.
Non credo che la trasgressione faccia per me,almeno non stasera, passo la nottata tra il bar e le alcove, tra gli astanti c'è una forma di rispetto, tutti ci provano con me ma nessuno insiste,quando mi accorgo di bere troppo è tardi,mi siedo su un divanetto e praticamente perdo i sensi.
Mi sveglio che c'è solo il personale addetto alle pulizie,mi guardo intorno,sono sola, di Giorgio nessuna traccia, probabilmente hanno creduto che qualcuno mi ha rimorchiata e se ne sono andati.
Esco dal locale ancora traballante e con un forte mal di testa postumo della sbornia,mi guardo in giro, praticamente sono nel nulla, è domenica le fabbriche e le attività commerciali sono chiuse,vado alla fermata dei mezzi e scopro che di domenica non fanno servizio.
In questo stato dovrò farmi parecchi chilometri a piedi,raggiungo la statale,ma non mi fido a fare autostop, cammino sconsolata,le scarpe mi fanno male e dulcis in fundo, inizia a piovigginare.
Mi maledico per aver chiesto di portarmi al privè, oltretutto non ho combinato nulla,le auto che passano sono poche,con questo tempo la gente di domenica se ne sta a cuccia, improvvisamente una macchina dopo avermi sorpassato rallenta e si ferma,sono indecisa ma la vedo fare retromarcia.
Ci mancherebbe anche di incontrare qualche malintenzionato,mi sa che non è il mio giorno fortunato, “Cassandra sei tu?,sali sei bagnata come un pulcino”,lo guardo e trasalgo.
“Marco sei tu,ma che ci fai qua a quest'ora?”,sorride:”aspettavo la mia ex moglie che cammina sotto la pioggia senza ombrello,dai dimmi dove abiti che ti porto a casa”,gli dò l'indirizzo e mi chiudo nel mutismo :”guarda che non c'è motivo di litigare,stai tremando come una foglia,se ti ricordi noi abitavano qui nei paraggi,se ti và vieni a casa, ti scaldi,bevi qualcosa di caldo e ti cambi,nell'armadio ci sono ancora i tuoi abiti”, lo guardo stupita è accetto,sono uno straccio e ho assoluto bisogno di affogarmi nel caffè.
Entrare nella villetta mi fa un certo effetto,tolgo le scarpe,e levo il cappotto fradicio di acqua:”scusami colo dappertutto,la tua compagna andrà su tutte le ferie”,”ma va',a lei va bene tutto,non protesta mai,anzi sta in silenzio”,lo guardo perplessa :”sono single,non convivo e non mi sono risposato,dai vieni vai in bagno a asciugarti i capelli io intanto ti preparo una tazzona di caffè “.
Mi guardo in giro è quasi tutto come l'ho lasciato,manca solo il mio spazzolino , profumi e trousse di trucchi, nell'armadietto c'è ancora il mio accappatoio,mi spoglio e l'indosso è ancora morbido,mi passo il phone tra i capelli, è piacevole sentire il soffio di aria calda,mi sistemo un po' e poi vado in cucina.
“Bevi finché è caldo,appena ti ho riconosciuta ho capito che avevi alzato il gomito,da come ti conosco una bella sbronza “,”già e non crederesti mai dove sono andata”,”fammi indovinare ,sei vestita elegante e l'unico locale in zona è il nuovo mondo,non ti ci vedo in quei locali”, arrossisco come una bambina sorpresa a rubare le caramelle :”era la prima volta ,ero curiosa ma in quei posti non c'è coinvolgimento emotivo,mi sono limitata a guardare e a bere,forse un po' troppo “,”a quanto pare,e allora dimmi un po' di te”,”dai lascia perdere mi scaldo e poi chiamo un taxi”,”ahia, stiamo per litigare,io ormai ho smussato il carattere,sai la vita insegna”.
Sono qui nella casa dove abitavo con mio marito,sono a disagio e pensandoci a distanza di anni mi sono comportata da stronza :"scusa per quello che ho fatto ,sono andata a letto con Sandro solo per ferirti”,”eravamo giovani e impulsivi,le colpe si dividono a metà, anch'io mi sono comportato male per mesi e questo ti ha spinto tra le sue braccia e non potevo competere”.
“Cosa dici,certo aveva un bastone da paura ma era solo alla ricerca del suo piacere,a letto non valeva la metà di tè”,”già la gelosia è una brutta bestia ma non è stato solo questo da un po' vivevamo da estranei sotto lo stesso tetto,io mi portavo a casa i problemi del lavoro e ho smesso di trattarti come meritavi”.
Chiacchieriamo,ma nessuno dei due parla della sua vita dopo la separazione,come fosse un tabù,inizio a sentirmi bene, Marco è gentile mi ricordo i bei tempi passati:”Cassandra fermati a pranzo, Nicoletta la donna che mi fa le pulizie ieri mi ha portato un enorme teglia di lasagne fatte da lei, ce n'è ancora per un esercito mi farebbe piacere pranzare insieme”.
“Lo farei volentieri ma capiscimi sono distrutta ho bisogno di riposare almeno un paio d'ore”,”la strada la conosci e c'è ancora il nostro letto,io vado da un cliente che ha la caldaia in blocco,sai queste chiamate mi fruttano una fortuna, questa mattina doppia”,”e dai smettila,mi stai facendo la corte”,”chi io? Sono solo un buon samaritano che aiuta una ragazzina in difficoltà “,”ragazzina! Ho trent'anni suonati","compiuti il dodici settembre,e dai, mica ti costringo a fare chissà che,io vado tu ti riposi e poi parliamo un po',a meno che qualcuno ti aspetta “.
Vorrei mentire non mi sembra il caso ma si tratta di Marco e sembra che ci tenga:”ok resto,hai ancora una cuffia,mi faccio una doccia e un riposino,tu quando arrivi svegliami”.
Mi saluta senza toccarmi,faccio la doccia,ora mi sento meglio non devo ricorrere alla novalgina,mi spoglio,amo dormire nuda e appena tocco il letto mi addormento.
Quando mi sento chiamare sono già le quattordici,ho dormito cinque ore filate, Marco ha solo bussato alla porta senza entrare,mi guardo allo specchio sono presentabile,mi lavo la faccia ne bagnetto di servizio della camera,apro l'armadio e mi commuovo,dal lato che è stato mio c'erano ancora tutti i miei abiti e nel cassetto in fondo l'intimo ,mi vesto e vado nel salone.
Mi guarda con espressione da pesce lesso:”sei bellissima,hai indossato il vestito che più mi piaceva”, scuote la testa come a liberarsi da certi pensieri:”vieni è pronto, ho preso anche del vitello tonnato e la Sacher,se ben ricordo erano le cose che ti piacevano di più “,se non usassi la testa mi butterei tra le sue braccia,ho l'impulso di baciarlo ma mi freno.
Il pranzo è delizioso,la signora fa una pasta al forno da Guinness , è tutto buonissimo,mi sciolgo e parliamo delle nostre vite.
Racconto degli anni intercorsi dopo la separazione ,il matrimonio e la profonda delusione , c'è poco altro da dire, niente di importante e poi chiedo di lui.
“Quando te ne sei andata mi sentivo sollevato,ormai era un litigio continuo,e il sesso quasi assente,per un po' mi sono dato alla pazza gioia, è per questo che conosco il locale,poi ho sentito il bisogno di una compagna ma non ho trovato nessuna che potesse reggere il confronto e da due anni sono libero,non fraintendere non mi sono fatto prete,ho un paio di scopaamiche non vogliono donne tra i piedi,ogni tanto mi chiamano ma dall'ultima storia non ho mai più portato qui una donna”,” mi dispiace ma anch'io dopo storie naufragate ho deciso di non impegnarmi seriamente ma scusa i miei abiti?”,”adesso ti verrà da ridere,erano in una cassapanca in soffitta ma dopo l'ultimo fallimento sentimentale gli ho portati in lavanderia e li ho rimessi nell'armadio un modo per non sentirmi solo”,dio che voglia di baciarlo,se solo ci provasse mi lascerei andare.
Il tempo passa e non c'è nessuna scusa per fermarmi , Marco ogni tanto guarda l'orologio probabilmente ha impegni non voglio essere invadente:”allora direi che è tardi,avrai i tuoi impegni se vuoi chiamo un taxi”,”scherzi,ti accompagno volentieri,devo solo passare da Amilcare,ti ricordi di lui,era il più sfigato della compagnia e ora sta per sposarsi,sono il testimone e alle 18 ci sono le prove in chiesa, perché non vieni anche tu?”
Cosa gli rispondo, vorrei ma ci sono i suoi amici e poi non so se è il caso, è gentile ma forse mi illudo sulle sue intenzioni.
“Cassandra,non ho il diritto di trattenerti ma mi farebbe molto piacere,così ti presento Ornella la sposa “,”ma io non c'entro nulla ci saranno tutti,no dai non mi va di venire”,”come vuoi, peccato ci tenevo a passare altro tempo con tè,posso risentirti hai ancora lo stesso numero?”gli rispondo di sì, anch'io vorrei ma non so se è il caso.
“Ok ma promettimi di farti almeno risentire, aspetta ti dò una cosa”,estrae un CD da un apparato nascosto in un cassetto:”tieni,da quando sono solo ho installato la videosorveglianza,se mi lasci questo non posso fare a meno di guardarti”,mi tende la mano,non capisco più nulla lo attirò a me e cerco le sue labbra.
Un bacio che dura un'eternità,non occorrono parole per dire quello che proviamo,staccarci è una sofferenza ma il tempo vola.
“Smettiamola tu devi andare e forse è sbagliato quello che stiamo facendo “,”perché non provarci, non abbiamo nulla da perdere,tu vieni con me e poi passiamo la notte insieme!”.
È quello che desidero anch'io,ha ragione non abbiamo nulla da perdere,non provarci sarebbe farci del male.
La sposa è veramente carina e simpatica, Marco mi presenta come la sua compagna, Amilcare ci guarda stranito poi gli da una pacca sulle spalle:”sono contento per voi”.
E' stato fantastico, abbiamo fatto sesso,anzi l'amore,nel nostro letto, sembrava che il tempo non fosse passato,svegliarmi tra le sue braccia è stato commovente.
Sono passati sei mesi,il rapporto prosegue, quando sono sul lavoro non vedo l'ora di vederci, abbiamo parlato,non so se torneremo a sposarci,però ho interrotto la pillola e siamo felici.


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